Romain Grosjean afferma che il sistema di ripartizione di frenata della Renault, motivo della squalifica del team francese a Suzuka da parte della FIA, era stato utilizzato nel 2015, quando la scuderia aveva come denominazione Lotus.
Colpo di scena sul caso della squalifica Renault, Romain Grosjean ha affermato di aver utilizzato il sistema automatizzato di ripartizione di frenata già nel GP del Belgio 2015, ovvero quando la scuderia correva ancora sotto il nome della Lotus.
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In seguito alla penalità ricevuta I due piloti del team francese si sono visti cancellati i risultati del Gran Premio di Suzuka, dove avevano ottenuto un 6° (Ricciardo) e un 10° posto (Hulkenberg).
Molti esperti nel mondo della F1 sono d’accordo sull’idea che la Renault ha rischiato molto più che una squalifica per una singola gara. Se fosse stato considerata una violazione del Regolamento Tecnico, oltre che di quello Sportivo, si sarebbe palesata anche la possibilità dell’esclusione dal campionato di Formula 1.
Abiteboul si nasconde: il sistema è stato usato “per un po'”
Sebbene infatti sia stato riscontrato l’utilizzo del sistema in occasione della tappa nipponica del mondiale, il capo della Renault ha strategicamente riferito che tale aiuto alla guida (così considerato dalla FIA) è stato utilizzato “per un po'”, sostanzialmente glissando sull’argomento.
Pertanto rimangono dubbi sia sull’effettivo utilizzo nei vari GP del mondiale di F1, sia sulla sua introduzione in un weekend ufficiale di gara.
Il precedente a Spa nel 2015
Oggi è emerso che durante la stagione 2015, quando Romain Grosjean e Pastor Maldonado erano compagni di squadra alla Lotus, il sistema in questione è stato effettivamente usato, perlomeno dal pilota francese. Stiamo parlando dell’anno antecedente all’acquisto della scuderia da parte della Renault, che ha rilevato quindi il pacchetto completo (ripartitore di frenata incluso, evidentemente).
Grosjean ha affermato di aver usato il sistema oggetto di inchiesta già in quell’occasione a Spa. “Se lo consideravo legale? Beh, diciamo che ho chiesto di riutilizzarlo in un secondo momento e non l’hanno fatto. Comunque è stato bello!“, ha dichiarato il pilota francese della Haas.
Un altro indizio del lungo corso che potrebbe aver avuto il sistema di ripartizione della frenata che ha comportato la squalifica per la Renault, è stata una dichiarazione del manager Ciryl Abiteboul. Secondo lui, la squadra francese non aveva chiesto l’approvazione della FIA per il suo design attuale, poiché era convinto che fosse considerato legale, dato il tempo in cui era rimasto (indisturbato) sulla vettura.
Abiteboul sostiene anche che il pilota non aveva alcun vantaggio dovuto ad un miglioramento delle prestazioni, ma semplicemente si trattava di un modo per ridurre il carico di lavoro. Di opinione diversa, ovviamente la Racing Point, che ha presentato il dossier da cui l’importante penalità per la scuderia di Ricciardo e Hulkenberg.
Fonte: motorsport.com
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