MotoGP – GP USA – Benvenuti a “Marquez Land”

PRIME LIBERE – Quando arrivi ad Austin, nello splendido “circuito delle Americhe”, sai bene che c’è un solo pilota da battere: Marc Marquez. Il campione del mondo in carica, classe MotoGP, ha chiuso al comando la prima sessione di prove libere, con un tempo di 2’05″311. Al secondo posto troviamo la Yamaha Monster di Maverick Vinales a soli 0″078 millesimi dal pilota Honda. Chiude al 3° posto virtuale, l’australiano Jack Miller della Ducati Pramac, con un tempo di 2’05″963.

SCONTATO MA NON TROPPO Marquez si è issato in testa alla classifica da subito, dettando la sua legge in quello che è uno dei suoi circuiti preferiti. Nella prima parte di sessione, lo spagnolo, ha rifilato oltre un secondo a tutti.

Solamente nella seconda parte di libere i tempi degli avversari sono migliorati, con una Yamaha, pronta a rovinare una festa annunciata domenica al box Honda. Il secondo posto di Vinales, è confermato dall’ottimo 5° tempo di Valentino Rossi, con un best lap del “dottore” di 2’06″042.

PROBLEMA PER DOVI – Qualche problema per Andrea Dovizioso, che ha chiuso al 4° posto dietro la Ducati privata di Miller. L’italiano, ha fatto registrare il suo miglior tempo (2’05″963) solamente nel finale, con una gomma soffice montata al posteriore della sua Desmo ’19. Dovizioso non può certo dormire sogni tranquilli, nonostante tutto. La sua Ducati, si è improvvisamente fermata, dopo pochi minuti dal semaforo verde, riuscendo a riprendere la pista nel finale. Il problema tecnico è ancora tutto da verificare all’interno del box Ducati.

IN AFFANNO – L’altra Ducati ufficiale di Danilo Petrucci, ha chiuso al 13° posto (2’06″807), una pista mal digerita dal Petrux. Continua invece il calvario di Jorge Lorenzo. Lo spagnolo ha chiuso a quasi 2″ secondi dal suo compagno di squadra. Per Lorenzo, Austin non è tra le sue piste preferite, ma, soprattutto, per i guai fisici che affliggono il maiorchino da qualche mese a questa parte, la faccenda si fa ancor più delicata.

CLASSIFICA PL1 – MOTOGP – GP DELLE AMERICHE