F1 Ferrari Bahrain

F1 Ferrari Bahrain, Leclerc: “Saremo competitivi! 2019? Bei ricordi, fino al problema…”

F1 Ferrari, in Bahrain per continuare il trend positivo

C’è ancora un obiettivo per la Ferrari in questo tormentato 2020, ed è la lotta per il terzo posto nella classifica costruttori, che dista oggi 24 punti.

Dopo l’ottima prova in Turchia, la Ferrari ha accorciato le distanze dalla terza posizione, rimanendo però fanalino di coda tra i quattro team ancora matematicamente in corsa. I progressi però sono stati evidenti, con una SF1000 che si è dimostrata veloce anche sul bagnato, a differenza della scadente qualifica in Stiria sotto il diluvio. Incredibile, ma vero, in Bahrain è attesa pioggia tra sabato e domenica, chissà che la rossa non possa trovare di nuovo la competitività avuta ad Istanbul.

F1 Ferrari, i precedenti in Bahrain dal 2004

F1 Ferrari Bahrain

 

La Ferrari ha vinto in sei occasioni in Bahrain: il primo successo è arrivato nell’edizione inaugurale nel 2004 grazie a Michael Schumacher. Successivamente, dopo il secondo posto del tedesco nel 2006, a riportare la vittoria in quel di Sakhir eè stato Felipe Massa nel 2007 e 2008.

Nel 2010 si è corsa l’unica edizione del Gran Premio sulla pista Endurance, lunga 6.299 metri: a vincerla fu Fernando Alonso, all’esordio con la Ferrari, raggiungendo così un ristretto club di vincitori al debutto con la Casa di Maranello formato da Juan Manuel Fangio, Giancarlo Baghetti, Mario Andretti, Nigel Mansell e Kimi Räikkönen.

Nel 2017 e 2018 la Ferrari ha vinto con Sebastian Vettel, mentre nel 2019 dopo la pole del sabato, solo un problema alla PU ha fermato Charles Leclerc verso una vittoria che sarebbe stata schiacciante e meritata.

F1 Ferrari, le parole di Leclerc e Vettel

Charles Leclerc: “Il Gran Premio del Bahrain è una gara molto particolare, perché le caratteristiche del fine settimana fanno sì che lo scenario si modifichi continuamente. A inizio weekend la pista è sporchissima, piena di sabbia che arriva dalle zone desertiche circostanti. Man mano che si gira l’asfalto si pulisce e svela la propria abrasività che mette a dura prova le gomme. Anche luce e temperature sono in continuo cambiamento: si parte al tramonto, con asfalto molto caldo e il sole basso all’orizzonte, ma man mano che la gara prosegue il circuito diventa più freddo e bisogna avere la capacità di adattare la propria guida. Ho bei ricordi dello scorso anno, anche se il finale non fu ideale. Speriamo di continuare il trend delle ultime gare che ci ha visto via via più competitivi”.

Sebastian Vettel: “Il circuito di Sakhir è da sempre un test impegnativo tanto per i piloti che per le vetture. Per noi che guidiamo c’è il tema delle temperature ambientali che in certi momenti della giornata sono veramente molto elevate, essendo una pista nata nel deserto. Per quanto riguarda le monoposto, le caratteristiche del circuito mettono in risalto la trazione e costituiscono un banco di prova per i freni che sono molto stressati nell’arco del giro. Noi piloti chiamiamo questo tipo di tracciato ‘stop&go’ a causa delle continue frenate secche seguite da brusche accelerazioni. Non abbiamo mai gareggiato in Bahrain così avanti nella stagione, anche se guardando i dati delle temperature le condizioni non dovrebbero essere troppo diverse. Abbiamo visto che la nostra vettura ha fatto dei progressi nelle ultime gare e sono curioso di verificare anche su questa pista il nostro livello di competitività”.