Melbourne, 6 marzo 2005.
L’anno è quello seguente al settimo sigillo di Michael Schumacher, ormai riconosciuto come il più grande di sempre, osannato dai tifosi in tutto il mondo, avversario temutissimo per tutti gli altri piloti (ma come sappiamo, la storia sarà un po’ diversa…). Il giorno è quello del Gran Premio d’Australia e di una prima fila che ha dell’incredibile per i colori italiani: Giancarlo Fisichella su Renault e, al suo fianco, Jarno Trulli su Toyota.
Trulli, Fisichella e Webber alla conferenza stampa dopo le qualifiche del GP d’Australia 2005.
CHE FISICO! – Jarno e Giancarlo hanno approfittato del nuovo e un po’ assurdo sistema di qualifiche che, insieme al meteo, ha scombinato i piani di molte scuderie. E se il pilota abruzzese per una sfortunata gestione di gara dovrà accontentarsi solo della 9ª piazza finale, la gara di Fisico sarà invece una cavalcata imperiosa, dominando dall’inizio alla fine il GP di Melbourne e lasciandosi alle spalle Rubens Barrichello (unica Ferrari superstite dopo il ritiro di Schumacher) e il futuro campione del mondo Fernando Alonso.
La gioia e l’orgoglio di Giancarlo Fisichella che diventa il primo – ed unico – pilota italiano a vincere il Gran Premio d’Australia.
LEADER DEL MONDIALE – Ovviamente la vittoria del GP che inaugura la stagione regala al pilota romano anche la vetta della classifica del mondiale di Formula 1 2005. Un piccolo dettaglio che però è rimasto nella storia, non solo perché non c’è italiano dopo di lui che abbia raggiunto l’apice della classifica generale. Ma anche perché Giancarlo ha ‘idealmente’ scalzato Michael Schumacher dalla sua posizione di dominatore assoluto, soprattutto dopo lo strapotere Ferrari della stagione 2004.
Insomma, un weekend a dir poco sorprendente per la F1 e una vittoria – quella di Fisico – che ricordiamo con grande entusiasmo, augurando anche ad Antonio Giovinazzi di rappresentare al meglio il tricolore e di prendersi le più belle soddisfazioni nella sua carriera in Formula 1 che finalmente sta per iniziare!
E voi cosa ne pensate? Secondo voi sarà possibile vedere nuovamente un pilota italiano sul gradino più alto del podio nei prossimi anni? Diteci la vostra nei commenti!
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