F1, sul web si è sparsa la voce che la penalità assegnata Charles Leclerc sarebbe sbagliata, e che il pilota Ferrari secondo regolamento doveva ricevere una sanzione di 5+30 secondi
Charles Leclerc ha ricevuto dalla FIA una penalità di 5 secondi dopo il contatto con Verstappen al via del Gran Premio F1 Giappone la scorsa domenica a Suzuka, più altri 10 per non essere rientrato ai box nonostante l’auto danneggiata, causando anche un grave pericolo per Lewis Hamilton.
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La redazione di GPblog ha scoperto che la seconda penalità assegnata a Leclerc da parte dei commissari FIA sarebbe sbagliata, avendo dovuto essere di 30 secondi anziché 10. In questo caso, il pilota del Principato sarebbe dovuto scendere al 12° posto.
Perché la penalità è sbagliata?
Per motivare la sanzione, la FIA menziona l’articolo 22.11 del regolamento della Formula 1 2019, ovvero l’obbligo di un pilota a lasciare in sicurezza la pista il prima possibile se sta guidando un’auto danneggiata. Poiché dopo il contatto con Verstappen, Leclerc non è rientrato subito ai box, ma ha proseguito perdendo pericolosamente pezzi di carbonio dalla parte anteriore della sua SF90.
La FIA infligge quindi una sanzione citando l’articolo 38.3 (d), che corrisponde a “una penalità di stop-and-go di 10 secondi. Il pilota deve entrare in pitlane, fermarsi nella sua posizione per il pit stop per almeno 10 secondi e poi tornare in gara”
Poiché tale penalità è stata assegnata al termine della gara (ed è questo il caso di Leclerc), il regolamento prevede quanto segue:
“Se una delle quattro penalità di cui sopra viene imposta durante gli ultimi tre giri o dopo la fine di una gara, l’articolo 38.4 (b) di seguito non si applica e verranno aggiunti cinque secondi al tempo di gara trascorso del pilota interessato nel caso di (a) sopra, 10 secondi nel caso di (b), 20 secondi nel caso di (c) e 30 secondi nel caso di (d).”
Quindi perché Leclerc ha pagato solo 10 secondi?
Stando a quanto emerso dal regolamento, Leclerc avrebbe dovuto ricevere 30 secondi di penalità, in aggiunta ai 5 per la collisione con Verstappen.
Allora si tratta davvero soltanto di un errore nell’articolo citato dal documento ufficiale FIA?
Se la penalità avesse fatto riferimento all’articolo 38.3 (b), allora sarebbero stati corretti i 10 secondi di penalità, ma non sarebbe del tutto contestuale. L’articolo 38.3 (b) infatti è citato soltanto in caso di gravi violazioni del regolamento.
Non è possibile certo immaginare che la FIA abbia deliberatamente assegnato una penalità inferiore a Leclerc, con un favoritismo a favore della Ferrari.
Senza contare che, secondo lo stesso articolo, se il pilota si fosse ritirato avrebbe ricevuto una penalità in griglia per la gara successiva.
La risposta della FIA
Aggiornamento del 15/10. Finalmente è stato svelato l’arcano. La FIA ha ammesso di aver erroneamente citato l’art. 38.3 (d), mentre avrebbe dovuto semplicemente far riferimento art. 38.3 in generale.
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