Premessa: Per ricevere un “10” dal Motorsport Clan, cari piloti, dovete essere protagonisti di imprese tali da farci precipitare la mascella a terra. Oppure mandarci in autocombustione a forza di applaudirvi. Detto questo, iniziamo con il pagellone del Gran Premio del Messico!
VERSTAPPEN – 8.5 Veloce sin dal primissimo giro in PL1, conquista la vetta della classifica praticamente in ogni sessione: primo in PL1, PL2, PL3, Q1, Q2, Q….OPS ! Autore di una gara praticamente perfetta: resiste all’attacco di Hamilton allo start, tiene un ritmo insostenibile per tutti(o quasi), senza devastare le gomme. Spinge con godimento fino a fine gara, facendo penare il box Red Bull: “Fucsia, Max. basta.. non ne abbiamo bisogno” Verstappen: “Lo so, ma è divertente!”
VETTEL – 2 Il tedesco delude milioni di scommettitori che avevano puntato un bel gruzzoletto sull’ennessimo testacoda al primo giro. Non si fa Seb ! Non puoi uscirtene con una partenza attenta, una rimonta pazzesca a suon di sorpassoni su “pilotini” come Ricciardo e Hamilton. Una raffica di giri veloci uno dietro l’altro, tanto da far seccare la bocca a Carlo Vanzini, a forza di urlare “Fucsia!”. In Messico ritroviamo il Vettel(Voto 8.5) che conoscevamo, sperando che possa ritrovare presto anche il sorriso.
RAIKKONEN – 7 Non sembra aver mai gradito il circuito messicano, lo testimonia lo “schiaffo” preso in qualifica dal compagno di squadra. In gara si rende complice(finalmente) di un bel gioco di squadra in occasione del primo pit-stop di Vettel, “rallentando” sia Hamilton che Ricciardo. Senza ostacolare gli avversari, senza esagerare. Libero dai giochi di squadra, riesce a gestire al meglio le sue supersoft, evitando il secondo pit-stop. Mossa che gli permette di sopravanzare il duo Mercedes, ottimo lavoro in ambito costruttori!
HAMILTON – 4 Cinque titoli mondiali, tre dei quali conquistati disputando una gara penosa(2008 Brasile, 2017 e 2018 Messico). Sarà un altro record? L’ennesimo, da parte di colui che è semplicemente il pilota migliore del lotto. Poche chiacchere. Ma non è una divinità, anche lui con un’ auto irriconoscibile(Mercedes, voto 3), non riesce a cavarne un ragno dal buco.
HULKENBERG – 7 Complice una Renault in palla sulle alture messicane, si conferma ancora una volta il miglior pilota della F1.5. Incredibilmente ancora senza un podio in carriera..
RED BULL E MARCO – 0 E no cari miei. Sulle coincidenze di questa formula 1(e di quella passata) ci faremo presto un articolo. Ma noi ste cazzate non le beviamo. Parliamo di Ricciardo, ovviamente. Tralasciando la mole incredibile di problemi meccanici in gara e in qualifica, il buon Daniel era “misteriosamente” scomparso anche a livello prestazionale, nel confronto col “pupillo” di casa Red Bull. L’inizio dell’incubo ha sede dopo la vittoria in quel di Monaco. Vittoria che concise col punto più basso raggiunto da Verstappen, che fino a Monaco aveva collezionato una serie di errori senza fine.
Sarà un caso che sia(quasi) sempre l’auto di Ricciardo ad aver problemi ? Proprio dopo la vittoria a Monaco?(chi si ricorda del caso di Trulli in Renault?) Sarà un caso il gesto di stizza di Marko in occasione della pole di Ricciardo ? Come può lo stesso Marko, uscirsene con un commento del genere alla pole di un suo pilota: “Son contento per Daniel, se la goda questa pole, per i prossimi due anni non ne avrà la possibilità”(allundendo al suo passaggio in Renault nel 2019)
FIA – 0 La massima espressione dell’automobilismo. Questa è la definizione di Formula 1, ce la ripetono sin da bambini, subito dopo averci insegnato il Padre Nostro. Può la F1 permettersi una gestione regolamentale e sportiva, completamente fuori da ogni principio di coerenza ?
I cerchi forati sono regolari. Anzi no(austin). Anzi si. Anzi, no…FORSE.(messico). Pneumatici che cambiano spessore nel corso del campionato, incoerenza totale nel giudicare contatti di gara. A Ferrari viene fatta la guerra per dei ridicoli specchietti, controllata e ricontrollata ad ogni gp sul fattore batterie.
E non veniteci a dire che i cerchi forati non fanno la differenza. Anche qui, coincidenze, no ? Mercedes sconfitta ad Austin, unica squadra a far due soste. In Messico finisce quasi doppiata. Doppiata. La Mercedes !
Il campionato Hamilton l’avrebbe vinto comunque, non stiamo qui ad illuderci o far del facile vittimismo. Ma con una gestione più seria da parte della FIA, avranno avuto magari un campionato in ballo fino all’ultima gara.
E sicuramente un’immagine più solida e pulita della F1.
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