F1, le Pagelle del Gran Premio di Singapore, nel classico Pagellone Motorsport Clan
Il Gran Premio di Singapore, quindicesimo appuntamento del mondiale Formula 1 2019, non è stato sicuramente da vivere con la bombola d’ossigeno a fianco del divano come le precedenti gare, ma la doppietta Ferrari ha comunque shockato sia i tifosi del cavallino rampante, sia gli addetti ai lavori.
E’ tempo adesso di assegnare i voti ai piloti con i commenti delle loro azioni in pista, via alle pagelle del GP di Singapore!
Pagelle e commenti del Gp di Singapore 2019
FERRARI – 9.5 – Le goffe strategie della prima metà di stagione, hanno lasciato il posto a mosse degne finalmente di rivaleggiare con i “bastardi” del muretto capeggiato di Toto Wolff, quest’ultimo costretto a subire un nuovo scacco matto da parte dei colleghi in tuta rossa.
Ma il capolavoro questa volta è opera dei ragazzi in fabbrica, celebrati cosi da Sebastian Vettel nel suo team radio: “Grazie Ragazzi per i pezzi, un saluto a Maranello”. Pezzi che hanno permesso alla SF90 di evolversi da monoposto da drag-race a un mix perfetto tra potenza e carico aerodinamico.
VETTEL – 9 – In qualifica canna l’ultimo tentativo, errore che gli costa la pole position ai danni del prodigioso compagno di box. In gara ci ricorda a tutti chi è il Re di Singapore, quel Sebastian Vettel che aveva perso se stesso da più di un anno a questa parte.
Favorito da una strategia Ferrari che puntava alla doppietta, Seb compie un capolavoro nel giro di uscita dal pit-stop, guadagnando oltre 3.5 secondi su Charles Leclerc. Bella poi la risposta sul finale all’attacco dell’indispettivo monegasco, messo a bada con giri veloci su giri veloci.
Il pianto sul podio, gli occhi lucidi appena fuori dall’auto, mostrano ancora una volta la sensibilità di questo ragazzo, dall’animo colmo di emozioni che hanno trovato il loro sfogo passata la bandiera a scacchi.
“Essere Ferrari”, la bandiera che mostra con orgoglio sul podio, a testimonianza del suo grande amore per la rossa, forse il suo vero punto debole che tanta pressione gli ha messo addosso in questi anni. Ma è anche la ragione per cui tanti tifosi continuano ad tifare e sostenere questo ragazzo, nonostante le gioie e i dolori delle due ultime due stagioni.
LECLERC – 7.5 – Carletto, il predestinato, CL16, chiamatelo un pò come vi pare o come volontà Vanziniana vi suggerisce, mette in scena l’ennesimo prodigio, conquistando sabato una pole position con un giro di una ferocia inaudita.
In gara esegue alla perfezione il ruolo di “tassista” nella prima parte di gara, per poi subire lo smacco dell’undercut di Sebastian Vettel, capace di tenerlo a bada nella seconda parte di gara, nonostante le minacce di “full attack” del monegasco nei suoi team radio.
Il voto di Charles è un bel 8.5, se dovessimo giudicare solo il lato sportivo. A nostro modo di vedere, perde almeno un punto per l’inutile siparietto nei team radio. Passi la richiesta di chiarimento, passi il voler sottolineare di non aver gradito, ma i restanti team radio erano ampiamente risparmiabili.
Soprattutto nei confronti di una doppietta Ferrari che mancava dal 2017, soprattutto dopo l’aiuto ricevuto da Sebastian Vettel in Belgio. Ma è proprio questa fame cinica e spietata, l’atteggiamento che forse lo porterà a realizzare quel sogno che milioni di ferraristi inseguono invano da più di un decennio.
VERSTAPPEN – 7 – Forse il pilota più atteso qui, nelle insidiose strade di Marina Bay, terreno fertile per la sua Red Bull. Ma il team austriaco, subisce sia Mercedes in prova che Ferrari in gara, con Verstappen che agguanta il podio grazie alla strategia suicida del team tedesco.
HAMILTON – 6 – Veniva qui per dominare e spazzare via le ultime vittorie Ferrari, va via da Singapore fuori dal podio, vittima di una strategia kamikaze, segno di una Mercedes che ha sembra aver perso quella superiorità tecnica della prima metà di campionato.
Bentornato nel mondo dei comuni mortali, Lewis. Un mondo difficile, dove sei chiamato a tornare a primeggiare di fronte a dei giovincelli con una fame tanta cosi.
ALBON – 6 – Il giovane talento di casa Red Bull, non sembra ancora in condizione di rivaleggiare con Verstappen, mettendo lo spietato Helmut Marko di fronte a una nuova difficile decisione.
GIOVINAZZI – 8 – Ancora una volta davanti a Kimi in qualifica, a Singapore si concede il lusso di comandare la gara per un paio di giri, prima di esser risucchiato dal gruppo grazie all’ennesima forbita strategia Alfa Romeo. Che senso aveva tenerlo in pista fino a tal punto?
Giovi non s’arrende, torna in pista mettendo in scena sorpassi su sorpassi, riconquistando nuovamente le zona punti!
RAIKKONEN – 4 – Terzo week-end di fila da dimenticare per l’idolo Iceman, adesso è tempo di mettere giù il bicchiere e tornare a fare sul serio, sognando un giorno di tornare a vederti bere…sul podio!
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