F1 Notizie Ferrari, il team principal Mattia Binotto commenta la straordinaria pole position di Charles Leclerc al GP di Russia e il terzo posto di Sebastian Vettel, separati in griglia da Lewis Hamilton
Mattia Binotto commenta la grandiosa prestazione delle Ferrari durante le Qualifiche del Gran Premio di Russia a Sochi, decisamente soddisfatto del risultato di Leclerc e Vettel che testimonia quanto il team di Maranello sia effettivamente riuscito a trovare il giusto bilanciamento.
Si, la Ferrari è tornata competitiva e ha dalla sua un giovane pilota come Charles Leclerc che ha smesso di essere il “predestinato” (cit. Carlo Vanzini) ed è già diventato un campione. Quarta pole position consecutiva per il monegasco, sei in un anno. Sono numeri da Michael Schumacher, ed è solo un paragone lusinghiero per lodare la potenzialità di Charles.
Anche Mattia Binotto esalta il risultato del Principato, sicuro di avere in squadra il pilota del momento e probabilmente del futuro. Ecco il commento del Team Principal Ferrari ai microfoni di Sky:
“Un buon inizio di weekend, dopo Robert e Marcus che hanno vinto. Contentissimi per la qualifica. Avevamo visto ieri di avere una macchina veloce, ma poi bisogna passare al concreto. Charles ha fatto un bel giro, ha commesso qualche piccolo errore, poteva fare anche qualcosa in più. Seb terzo, e magari si potrebbe pensare che sia meglio terzo che secondo pensando alla partenza, però è chiaro che la prima fila è sempre più bella. Ma non si può non essere contenti.”
“Se Leclerc è ormai una realtà? Si può dire, si. C’è poco da aggiungere. E’ un ragazzo velocissimo, incredibile, ci mette una pezza quando serve, sa sfruttare al meglio la macchina e le gomme, ha imparato in modo molto veloce, si è adattato velocemente. E credo che anche in questa stagione stia continuamente migliorando.”
“Le differenze con Seb? Intanto la giovane età, se Seb avesse 10 anni meno sarebbe un bel confronto.”
Ferrari più facile da guidare, più bilanciata, ma la strada è ancora lunga
La soddisfazione di Mattia Binotto è evidente quando commenta i progressi della SF90, che garantiscono finalmente una prestazione all’altezza – se non superiore – a quella delle Mercedes, anche in una pista che è sempre stata favorevole alle Frecce D’Argento.
“Una Ferrari ora facile da guidare? Sicuramente abbiamo migliorato il carico verticale, bilanciandolo meglio tra davanti e dietro, la macchina di conseguenza è più facile da guidare. Poi avendo più carico si scivola meno e le gomme si usurano anche meno. Rispetto a prima perdiamo sempre meno nelle curve, anche se perdiamo ancora qualcosina. Il miglior tempo di oggi nell’ultimo settore non siamo riusciti a farlo. Ma la differenza è poca, questo dimostra che la macchina è cresciuta.”
“Una pista molto scivolosa, facile commettere piccoli errori, i piloti ci provano sempre per fare il tempo. Le Mercedes? Li abbiamo messi sotto pressione, penso che dopo quattro gare se ne siano accorti. Non siamo più ne in Belgio né a Monza. La differenza è comunque ancora piccola, e non a caso siamo primi e terzi e non primi e secondi.”
Strategia in gara differente dalle Mercedes, qualche preoccupazione per Ferrari?
Lewis Hamilton ha esultato come un bambino quando ha saputo di essere arrivato secondo al termine delle qualifiche del GP di Russia. Il motivo? Nel Q2 entrambe le Mercedes hanno fatto il giro con gomma media, quindi domani partiranno con una mescola più dura rispetto alla Ferrari e a Verstappen. Questo gli darà la possibilità di gestire la gara quando le Rosse dovranno fermarsi ai box per cambiare gomme. Cosa ne pensa Mattia Binotto?
“La strategia Mercedes? Siamo personalmente convinti della nostra scelta, cerchiamo di capire cosa sta dietro alla loro. Le soft ci danno un vantaggio in partenza avendo più grip, e la partenza qui è fondamentale. Cercheremo di mantenere o guadagnare posizioni.”
Gerarchie in casa Ferrari, ci sono novità?
Dopo il discusso GP di Singapore, in cui la strategia Ferrari ha fatto sì che Vettel abbia sopravanzato ai box l’allora leader della gara Charles Leclerc, l’attenzione è massima su quelle che possono essere definite “strategie” e “giochi di squadra” nel team del Cavallino:
“Non vanno definite gerarchie, come Ferrari è importante non perdere posizioni sugli avversari. Uscire dal primo giro avendo mantenuto o guadagnato la posizione sarà molto importante per il resto della gara.”
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