Venendo da tre gare nelle quali la scuderia di Maranello ha ottenuto meno di quanto si aspettava, il Gran Premio di Baku, quarta tappa del mondiale di Formula 1 2019, rappresenta un punto cruciale nella stagione degli uomini Ferrari.
Baku presenta infatti un lunghissimo rettilineo, dove il motore è sollecitato in modo particolare sia per quanto riguarda il motore termico che per la parte ibrida.
DEGRADO MINIMO – Qui i sorpassi sono abbastanza facili anche grazie all’effetto del DRS che quest’anno è addirittura più potente rispetto al passato. Presenta un asfalto molto liscio, per cui l’usura delle gomme è tendenzialmente scarsa ed essendo basso il livello di energia che si trasferisce nelle gomme, queste fanno fatica a riscaldarsi.
SAFETY CAR – L’esperienza ci ha insegnato che Baku è una pista dove la probabilità di vedere in azione la Safety Car è elevata, e questo è un elemento importante da considerare nella strategia di gara.
UPGRADE – A Baku debutteranno i primi aggiornamenti sulla Ferrari SF90, come anticipato da Mattia Binotto in persona:
BINOTTO: A Baku porteremo alcuni aggiornamenti che rappresentano un primo passo nella direzione dello sviluppo della SF90
Ci siamo preparati al meglio, analizzando tutti i dati sin qui disponibili, cercando di individuare le aree di miglioramento e di adattare il nostro assetto e la gestione della power unit a quelle che sono le caratteristiche della pista.
Sebastian Vettel, mette in risalto i punti salienti del circuito, capace di offrire sia velocità di punta incredibili, sia punti lentissimi dove può transitare solo una monoposto.
VETTEL: “Questo circuito ha un tratto lungo 2,2 chilometri da fare in pieno in cui sfioriamo i 360 km/h prima della frenata molto impegnativa della prima curva verso sinistra. La ripida salita intorno alle mura della città vecchia è larga solo sette metri, che in una vettura di Formula 1 sembrano anche meno. Ti sembra di dover infilare il filo in un ago! Non c’è abbastanza spazio per due monoposto in quel punto per cui se stai duellando con un altro pilota è meglio mettersi d’accordo su chi deve passare per primo
Charles Leclerc, che l’anno scorso proprio qui a Baku ottenne i suoi primi punti iridati, non vede l’ora di scendere in pista, una delle sue preferite dell’intero calendario di Formula 1:
LECLERC: Quello dell’Azerbaigian è uno dei miei circuiti preferiti, lo adoro e ho sempre fatto molto bene qui avendo ottenuto un successo e un podio in Formula 2 e i miei primi punti in Formula 1 lo scorso anno. La pista mi piace davvero tanto, specie la parte dell’antico castello con quella serie di curve strette. È veramente una pista unica senza eguali nel mondo. La regola è piuttosto semplice: mai perdere la concentrazione, perché al primo errore ti ritrovi contro il muro!
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